Maldive – Atolli centrali

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Maldive - Atolli centrali

a bordo di una nave di lusso

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Squalo grigio

Questa spedizione è dedicata allo studio dell’Ecologia dello Squalo grigio di barriera Carcharhinus amblyrhynchos. Gli atolli centrali di Felidu, Malè e Ari, grazie alle correnti presenti lungo le pass oceaniche, lungo i pinnacoli sottomarini e lungo i reef delle isole interne, rappresentano siti di aggregazione di esemplari di squalo grigio di barriera. Questo recente progetto lanciato dal CSS nel 2023 prevedrà la raccolta dati sull’identificazione mediante pattern distintivo degli esemplari di squalo grigio di barriera, sulla misurazione in taglia mediante laser-fotogrammetria, sesso, stadio di maturità (esemplari neonati, giovani e adulti di entrambi i sessi allo stato delle osservazioni attuali) e sul comportamento predatorio.

Gran parte degli studi fatti su questa specie sono alle Hawaii, in Micronesia, in Papua Nuova Guinea, alle isole Marshall e in Polinesia, mentre gli studi alle Maldive sono scarsi e, per quanto riguarda l’aspetto etologico, limitati a comportamenti inter-specifici piuttosto che intra-specifici. Oltre agli squali grigi di barriera, sarà possibile osservare altre specie di squali, tra cui squali pinna bianca del reefsquali pinna nera del reef e squali nutrice. La raccolta dati sarà indirizzata soprattutto a studenti universitari di discipline scientifiche che vogliono realizzare tesi di laurea triennali, ricercatori e appassionati di squali.

PROSSIME SPEDIZIONI IN PROGRESS:

Reinviare la Scheda Adesione compilata a: spedizioni@centrostudisquali.org


MALDIVE – SQUALO GRIGIO




Approfondimento



Lo squalo grigio di barriera (Carcharhinus amblyrhynchos) è uno degli squali più comuni che possiamo trovare in ambienti tropicali attorno alle barriere coralline, in prossimità di pass oceaniche e pinnacoli sottomarini. È tendenzialmente una specie costiera che può creare gruppi polarizzati vicino al fondo, aggregazioni dispersive vicino alle pass oceaniche, oppure gli individui possono essere solitari lungo reef poco profondi e in prossimità di pinnacoli (McKibben & Nelson, 1986). Lo squalo grigio di barriera ha un pattern di colore nero sulla pinna caudale e bianco all’apice della prima pinna dorsale che lo rende idoneo alla foto-identificazione, permettendo di distinguere gli esemplari dalla morfologia del pattern stesso (Micarelli et al., 2024). Sono squali che mostrano multipaternità, ovvero le femmine si accoppiano con più maschi e può nascere un singolo piccolo che presenta le caratteristiche genetiche dei diversi maschi stessi (Green et al., 2017). È purtroppo annoverato nella red list della IUCN come Endangered al livello globale ed è a rischio di estinzione a causa della pesca intensiva per il suo habitat strettamente costiero, per la sua tendente fedeltà al sito, per le sue piccole dimensioni e per il turismo subacqueo (McKibben & Nelson, 1986; Wetherbee et al., 1997; Heupel et al., 2010; Bond et al., 2012; Vianna et al., 2013). La fedeltà al sito in particolare sembrerebbe essere legata alle attività di foraggiamento, alle fasi lunari e ai parametri ambientali delle acque e varia a seconda della maturità, della disponibilità di cibo e del tipo di area occupata (Heupel et al., 2010), anche se in alcuni studi condotti in Australia sembrerebbe limitata. Dagli studi etologici fatti in Polinesia, durante le fasi di predazione etero-specifica di notte, alcuni ricercatori hanno osservato gli squali grigi di barriera predare in associazione con gli squali pinna bianca del reef. Dal momento che questi ultimi sono più abili degli squali grigi di barriera a scovare ed estrarre le prede nascoste nel reef, gli squali grigi di barriera approfittano delle prede stanate dagli squali pinna bianca del reef per foraggiarsi (Labourgade et al., 2020).

Inoltre, a largo di Nosy Be in Madagascar, nel Canale di Mozambico, i ricercatori del CSS avrebbero individuato una potenziale area di nursery di squali grigi di barriera monitorata sin dal 2018, in cui sarebbero presenti femmine gravide e piccoli appena nati, scoperta che sollecita il governo malgascio ad adottare misure di conservazione fondamentali per la sopravvivenza della specie, purtroppo soggetta ad un eccessivo sforzo di pesca in quest’area (Micarelli et al., 2024).

Alle Maldive, i pochi studi sullo squalo grigio del reef inerenti alla pesca (Anderson et al., 2011; Ali, 2015), alle relative abbondanze della specie in alcuni atolli (Robinson et al., 2024) e al comportamento inter-specifico tra questa specie e gli squali balena (Gobbato et al., 2024), sottolinea l’importanza di ulteriori studi che il CSS condurrà alle Maldive, al fine di poter approfondire gli aspetti ecologici ed etologici della specie negli atolli centrali.

 

 

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